Buona lettura!😉
“Qui è la medicina dell’anima”. Iscrizione sopra la porta della Biblioteca di Tebe, XV sec.a.C.
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lunedì 30 marzo 2020
Per non annoiarsi durante questa quarantena
Ecco qualche consiglio da parte della V B per sfuggire alla noia durante questa quarantena.
Buona lettura!😉
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giovedì 17 novembre 2016
Leggi con noi
Nel cielo azzurro pallido c'erano un paio di nuvolette bianche. Sotto questo cielo era facile a Mendel credere che un giorno Jonas si sarebbe ritrovato e Mirjam sarebbe tornata a casa "più bella di tutte le donne del mondo", citava fra sé. Lui stesso, Mendel Singer, dopo una lunga vecchiaia passerà nelle braccia della buona morte, circondato da molti nipoti e "sazio di vita", come sta scritto in Giobbe.
Joseph Roth, Giobbe. Storia di un uomo semplice. Presentato da Lucia Cona, III A
- In certi casi particolari è meglio non sapere. E' meglio lasciare le cose come stanno. Non bisogna spiare, frugare. - Voi volete la bellezza - sentenziò Hercule Poirot. - La bellezza ad ogni costo. Io voglio solo la verità. Sempre.
Agatha Christie, Poirot e la strage degli innocenti. Presentato da Caterina Finotti, I D
Il generale dalla Chiesa era così: franco, diretto e attento ad allertare i suoi uomini. Pronto a dare i giusti insegnamenti: "Dovete farvi guidare dal senso dello Stato. Voi li dovete combattere portando loro rispetto, facendogli capire i vostri valori."
Fabiola Paterniti, Tutti gli uomini del generale. Presentato da Matteo Ballini, III E
venerdì 20 maggio 2016
Leggi con noi
"E tutti noi, quando non abbiamo più vie d'uscita, dobbiamo affrontare il destino in cui siamo imprigionati, e all'epilogo essere quello che siamo sempre stati nel profondo, qualunque fosse l'illusione in cui ci siamo voluti cullare."
MURIEL BARBERY, L’eleganza del riccio, presentato da Lucia Arduini, I C.
Non c'è colpa più odiosa della mancanza di ortodossia nella condotta. L'assassino uccide soltanto l'individuo... e dopo tutto cos'è un individuo?
ALDOUS HUXLEY, Il mondo nuovo, presentato da Filippo Heller, II F.
E quando il dottor Cardoso uscì dalla porta e scomparve nella strada lui si sentì solo, veramente solo, e pensò che quando si è veramente soli è il momento di misurarsi con il proprio io egemone che vuole imporsi sulle coorti delle anime. Ma anche se pensò così non si sentì rassicurato, sentì invece una grande nostalgia, di cosa non saprebbe dirlo, ma era una grande nostalgia di una vita passata e di una vita futura, sostiene Pereira.
ANTONIO TABUCCHI, Sostiene Pereira, presentato da Anastasia Castellani, IC.
ANTONIO TABUCCHI, Sostiene Pereira, presentato da Anastasia Castellani, IC.
martedì 19 aprile 2016
Leggi con noi
Llewellyn Richard, Com'era verde la mia vallata
Qui intorno ogni cosa è bella, nulla è fuori posto, tutto è in ordine. E laggiù da noi non c'è che odio, stoltezza e brutture.
Presentato a Un libro in 10 minuti da Giulia Perlini, III G
domenica 3 aprile 2016
Leggi con noi
George Orwell, 1984


L'incapacità di comprendere salvaguardava la loro integrità mentale. Ingoiavano tutto, senza battere ciglio, e ciò che ingoiavano non le faceva soffrire perché non lasciava traccia alcuna, allo stesso modo in cui un chicco di grano passa ingerito attraverso il corpo di un uccello.
Presentato a Un libro in 10 minuti da Lucia Cona, II A
lunedì 21 marzo 2016
Giornata della poesia
Friedrich Hoelderlin, "Poco sapere..."
“Zu wissen wenig…”
Zu wissen wenig, aber der Freude viel
Ist Sterblichen gegeben,
Warum, o schöne Sonne, genuegt mir nicht
Du Bluete meiner Blueten, am Maitag dich
Zu nennen? weiss ich hoehers denn?
O dass ich lieber waere, wie kinder sind!
Dass ich, wie Nachtigallen, ein sorglos Lied
Von meiner Wonne saenge!
Poco sapere, ma molto gioire
Ai mortali è dato,
Perché, o bel Sole, non mi basta
O fiore dei miei fiori, nel giorno di maggio,
Dire il tuo nome? So nulla di più alto?
Quanto preferirei essere come i fanciulli!
E, come gli usignoli, un canto senza pena
Della mia dolce felicità cantare.
traduzione di Giorgio Vigolo
“Zu wissen wenig…”
Zu wissen wenig, aber der Freude viel
Ist Sterblichen gegeben,
Warum, o schöne Sonne, genuegt mir nicht
Du Bluete meiner Blueten, am Maitag dich
Zu nennen? weiss ich hoehers denn?
O dass ich lieber waere, wie kinder sind!
Dass ich, wie Nachtigallen, ein sorglos Lied
Von meiner Wonne saenge!
martedì 15 marzo 2016
Leggi con noi
Italo Calvino, Lezioni americane
Sono convinto che scrivere in prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere poesia, in entrambi i casi è ricerca d'un'espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile.
Consigliato da Pietro Filippini, II A
Gabriele D'Annunzio, Il piacere
Un giorno, nell'ora meridiana, mentre la vita delle cose pareva sospesa, il grande e terribile silenzio gli lasciò veder dentro, d'improvviso, abissi vertiginosi, bisogni inestinguibili, indistruttibili ricordi, cumuli di sofferenza e di rimpianto, tutta la sua miseria d'un tempo, tutti i vestigi del suo vizio, tutti gli avanzi delle sue passioni.
Consigliato da Anna Peruso, II A
Robert Musil, I turbamenti del giovane Törless
In queste faccende c'è sempre un punto in cui non si sa più se si mente, oppure se quello che si è scoperto è più vero di se stessi.
Presentato a Il libro in 10 minuti da Anna Dentella, II E
giovedì 30 aprile 2015
Leggi con noi
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