Le relazioni pericolose
di Pierre Chordelos de Laclos, autore importante della
letteratura francese. Nato nel 1741, fu ufficiale di artiglieria, segretario di
Filippo D’Orleans, membro dei Giacobini e generale napoleonico. La sua opera
più famosa è le relazioni pericolose che suscitò molto scalpore nella società
francese.
Newton, 1782
Trama: Questo è un romanzo epistolare
che narra gli intrighi di due libertini francesi: la Marchesa de Merteil e il
Visconte de Valmont. I due nobili mostrano la società francese in modo
innovativo. Non solo questo romanzo è realistico rispettando l’epoca in cui è
scritto e ambientato, ma spinge il lettore a riflettere sull’attualità. È un
libro da leggere tutto d’un fiato.
“Dovete capire che quando scrivete a qualcuno, scrivete per
lui, non per voi; cercate di dire meno quello che pensate e più quello che a
lui può far piacere.”
☺.
La paga del sabato
di Beppe Fenoglio, scrittore italiano nato ad Alba nel 1922. Dopo aver partecipato alla Resistenza, è diventato uno dei più grandi autori italiani di romanzi che la riguardano. Morì a Torino nel 1963.
Enaudi, 1969
Trama: La paga del sabato è un romanzo breve, dedicato al problema dell’inserimento nella società civile dei protagonisti della Resistenza.
Il protagonista è Ettore, un ex partigiano, incapace di rassegnarsi alle regole ed alla monotonia di un lavoro modesto. Ettore desidera un “destino” diverso da quello dei suoi genitori e, pur di sottrarsi alla noia, s’impegna in attività redditizie, ma illecite.
Un romanzo che in poco più di cento pagine condensa tutti i temi che troviamo nei testi più maturi dell’autore: insoddisfazione, amore, libertà, disillusione e, ovviamente, la guerra partigiana.
“Io non mi trovo in questa vita perché ho fatto la guerra".
La guerra in Ucraina
Quando il lanciamissili “Grad” spara
È naturale quando un’ostetrica
È naturale che le persone muoiano in guerra —
Anche autori russi rappresentano la tragedia della guerra con parole cariche anche delle dolorose esperienze da loro vissute. Un autore interessante sotto questo punto di vista è Bulàt Okudzhàava.
Un'interessante lettura potrebbe essere "La terza guerra mondiale e altri racconti" dell'autrice ucraina Margarita Khemlin. Nei suoi racconti brevi ma incisivi affronta vari temi come per esempio la situazione degli ebrei in Ucraina. Mostra con ironia le insidie della vita che i suoi personaggi sono costretti ad affrontare e ci spinge a riflettere su una situazione che noi occidentali non conosciamo.
Anche i classici si mostrano collegati con la realtà. Nella situazione attuale il romanzo per eccellenza che può accompagnare i nostri pensieri è il pilastro della letteratura russa "Guerra e pace" di Tolstoj. Scritto tra il 1863 e il 1869, questo romanzo è ricchissimo di riferimenti storici, filosofici e scientifici. Con la sua profondità descrive in modo dettagliato e preciso l'aristocrazia russa del 1800, spiegando l'interazione che hanno tra loro le varie famiglie nobili. Ogni dettaglio di questo libero è indimenticabile.
Alle bianche betulle russe,
E caddero grosse gocce rosse
O sangue, o lacrime.
Ha scritto: “Portate via i vostri ragazzi,
Che gli ospiti non fossero stati invitati,
Perché gli estranei muoiono in qualcun altro?
I combattimenti qui sono terribili.
Sei sfacciatamente mentito sul fatto che i ragazzi stanno “vagando”,
Furono gettati nella gola della guerra ..
La guerra non è addestramento… qui uccidono davvero,
Questi sono i tuoi fratelli e figli.
Verrà insegnato loro a sparare alle persone con un cannone,
Insidioso dare l’ordine.
I figli dovrebbero nascere per questo?
Per fermare il loro tempo qui?
Metti croci al collo dei ragazzi,
Uno di questi è sia la lingua che la fede
Per il bene di idee bizzarre.
Alcuni non torneranno mai a casa,
I campi sono pieni di tombe,
I vivi sono storpi, il loro destino è bizzarro,
Uccelli senza ali.”
Viburnum ha scritto lettere e inviato
Con stormi di sangue nero…
Intorno al viburno bruciava e bruciava,
E le ceneri sono volate a terra.
Anche se gli scatti di “Gradiv” hanno spaventato il viburno
E i fuochi si chiusero in un anello,
Ha scritto, urlando a morte
Ed era una vera combattente…
costole rotte, tempie tagliate,
E caddero gocce di rosso e di sale,
Le candele bruciavano come una chiesa.
Perché tutta questa terra non è bagnata di rugiada,
E sangue umano senza limiti,
Non era dolcemente scaldata dal sole,
E le ceneri dopo l’incendio…
Viburnum ha scritto lettere dall’Ucraina
In diverse parti del mondo:
“Non dormire, aiuto. Ci sparano alle spalle
E voglio distruggere al Cremlino … ”
È difficile accettare guerre e perdite,
Il popolo prese questa croce e la portò…
E ci inchineremmo alla terra di quel viburno,
Manca una lettera scritta,
Per la sua sincerità, coscienza non corrotta,
Che anche nel fuoco non bruci…
E lascia che la coscienza dorma ancora nel paese delle betulle,
Ma presto tutto il boschetto sarà rumoroso!
“Soffrire e piangere significa vivere.”
〰〰〰〰〰〰〰
Città invisibili
di Italo Calvino, uno degli autori italiani più significativi del Novecento. nasce a Cuba da genitori italiani nel 1923. Durante la sua vita partecipò alla Resistenza e collaborò con vari riviste e giornali. Nella sua carriera si cimentò in vari generi letterari rendendo la sua produzione letteraria ricca di romanzi e racconti. Ha sperimentato vari linguaggi alternando una descrizione lucida e analitica della realtà all'uso dell'ironia e del lirismo.
Mondadori, 1972
Trama: Questo romanzo nasce nel periodo combinatorio dell'autore, perciò la sua struttura diventa simile ad un gioco tra l'autore e il lettore che diventa centrale. Nel romanzo sono contenute cinquantacinque città, ciascuna delle quali appartiene a una delle undici categorie in cui sono suddivise. Il lettore può quindi giocare scegliendo se seguire l'ordine dei capitoli oppure i raggruppamenti delle categorie.
“Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.”
Consigliato da Tommaso Donatoni della classe 1 G (a.s. 2021-2022)
Madame Bovary
di Gustave Flaubert, uno dei più grandi
autori della letteratura francese. Considerato il maestro del realismo nella
letteratura francese, è il figlio di un chirurgo. È famoso anche per
“L’educazione sentimentale” e Salmmbo. Fin dalla giovinezza si è potuto vedere
il suo genio letterario.
Fabbri
Editori, 1856
Trama: Il
romanzo narra la storia di Emma, la moglie di un medico francese di campagna.
In questo libro viene descritta la noia provata dalla donna, noia che porta la
sposa a tradire il marito nella speranza di sfuggirle. Emma prova a cercare
nell’adulterio di realizzare la vita che fin da piccola sognava. In questo
romanzo vengono toccate tematiche importanti e la protagonista è un personaggio
psicologicamente complessa, divisa nei molteplici aspetti del suo carattere.
“Tutto le era insopportabile, perfino sé stessa.”
☺.
Orgoglio e pregiudizio
di Jane Austen, una scrittrice
importantissima per la letteratura inglese e mondiale e una famosissima autrice
di narrativa neoclassica. Nasce nel 1775 a Steventon. Nel corso della sua vita
scrisse sei romanzi che descrivono fedelmente l’ambiente della provincia
inglese. L’ironia e la fedeltà alla realtà presenti nei suoi romanzi l’hanno indirizzata
verso uno studio più reale del carattere facendola uscire dalla corrente artistica
del romanticismo.
Feltrinelli,
1813
Trama:
Il romanzo descrive la società provinciale dell’Inghilterra del 1800. La protagonista
è la famiglia Bennet. Tutto inizia con l’arrivo del giovane e ricco Charles
Bingley nella cittadina di campagna. Da allora tutte le famiglie cercano di
combinare con lui un matrimonio, considerandolo un buon partito per le loro
figlie. Anche Mrs. Bennet prova a far innamorare il giovane della sua
primogenita. Ed è in questa situazione che nasce la comlicata storia d’amore
tra Elisabeth Bennet, secondogenita della famiglia Bennet, e Darcy
Fitz-William, amico del giovane Bingley.
“È verità universalmente riconosciuta che uno
scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.”
Consigliato da Rebecca Marabini della classe 1 A (a.s. 2021-2022)
☺.
27 gennaio 2022
L’allegra apocalisse
di Arto
Paasilinna, uno scrittore finlandese nato a Kittilä nel 1942. È un auto
didatta, ha frequentato per solo un anno l’Istituto superiore popolare della
Lapponia. Nella vita ha fatto molte attività. È stato guardaboschi, poeta,
giornalista, pittore, inventore e molto altro. Nel 1984 ha vinto il primo
premio nella competizione nazionale delle invenzioni Valtakunnallinen
keksintöpalkinto. Dal 1975 si è dedicato alla scrittura diventando
un autore molto amato sia in Finlandia sia all’estero grazie al suo travolgente
humor e alla sua capacità di raccontare ridendo anche le storie più tragiche.
Iperborea,
2010
Trama: Mentre
il mondo cade a pezzi, la vita procede tranquilla nel comune di Ukonjärvi, un comune
fondato attorno al tempio costruito dalla fondazione funeraria di Asser
Toropainen, un vecchio bruciachiese. New York è sommersa dai rifiuti, Parigi è
allagata, una centrale nucleare è esplosa a San Pietroburgo e il mondo è
distrutto dalla Terza Guerra Mondiale, ma la strana comunità del piccolo comune
finlandese cresce aumentando le proprie ricchezze vivendo di caccia, pesca e
giardinaggio.
Questo
romanzo è caratterizzato da personaggi strampalati e dall’ironia di Paasilinna.
"In
notti come quelle i pensieri di Eemeli tornavano più spesso del solito a
Ukonjärvi. Laggiù aveva sua moglie, la sua casa, un figlio vicino a sposarsi,
un intero comune delle cui sorti si era sempre sentito responsabile."
Piranesi
di Susanna Clarke che è una scrittrice inglese di romanzi fantasy, conosciuta principalmente per essere l'autrice del romanzo Jonathan Strange & il signor Norrell, romanzo ucronico vincitore, tra gli altri, del Premio Hugo per il miglior romanzo, del Premio World Fantasy e del Premio Locus per la miglior opera prima.
Fazi Editore, 2021
Trama: La storia del romanzo inizia in un mondo di cui, noi lettori, non abbiamo pienamente coscienza. Il protagonista, Piranesi, ci introduce in questa Casa dove i saloni sembrano infiniti e dove svariate statue di stile classico e di diverse dimensioni sembrano essere la sua unica compagnia, conferendo allo scenario sacralità e mistero.
Piranesi è sicuramente un fantasy inusuale e fuori dagli schemi. Un romanzo da cui bisogna lasciarsi travolgere come dalle maree che invadono la Casa dove si svolgono le vicende oggetto di questa fantastica opera. Piranesi è stupore e scoperta, suspense e meraviglia.
Buone feste💖
Vi auguriamo un felice e sereno Natale con qualche consiglio di lettura per queste vacanze. Buone feste!😘
I doni della vita
di Irène
Némirovsky, una scrittrice ucraina di lingua francese, che ha vissuto il
periodo delle due guerre mondiali. È nata a Kiev nel 1903. Ha vissuto una vita
segnata da un profondo senso di inappartenenza e di marginalità eterna. La
scrittura fu il solo luogo in cui poté unire le sue radici culturali e
affettive in maniera armoniosa. Si laureò in lettere alla Sorbona, dopo aver
vissuto a Parigi dove ebbe un’intensa attività letteraria. Essendo figlia di un
banchiere ebreo ucraino e moglie di un ingegnere ebreo russo, subì le
conseguenze delle leggi raziali quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Fu
costretta ad abbandonare Parigi, fu arrestata e fu deportata nel campo di
sterminio di Auschwitz, dove morì nell’agosto del 1942.
Adelphi,
2009
Trama:
La storia inizia con Pierre Hardelot e la sua fidanzata. Pierre non ama quella
ragazza, rosea e grassoccia, il loro è un fidanzamento combinato, alla sua
famiglia interessa la dote della fanciulla. Le avventure di Pierre iniziano quando
decide di scontrarsi con la volontà della sua famiglia, in particolare con
quella di suo nonno, proprietario della ricca impresa famigliare di cui Pierre
è erede, e decide di sposare la ragazza che ama. Con questa decisione prende il
controllo della sua vita, fatta di difficoltà, lavori all’estero, ristrettezze
economiche e il suo amore. la sua sposa non è approvata dalla famiglia perché
appartiene ad una classe sociale diversa da quella di Pierre, ma insieme
supereranno gli ostacoli della vita sopravvivendo ad entrambe le due guerre
mondiali.
" Pianificavano il futuro senza fretta, con cautela, a suon di piccole
frasi reticenti, prudenti, come un bambino costruisce un castello di carte
trattenendo il respiro. Ma il bambino sa che il castello è fragile; loro,
invece, da bravi borghesi, erano sicuri del loro domani. Nonostante le
spaventose crisi che imperversavano in Europa, nonostante i disordini sociali,
le guerre, il retaggio della sicurezza loro ce l’avevano nel sangue."
L’ultimo giorno di un condannato
di
Victor Hugo, uno dei più grandi scrittori di tutta la letteratura francese. Nato
nel 1802 è diventato il maestro degli intrecci letterari. Nelle sue opere ha
intrecciato tutti i generi artisti, è poeta, drammaturgo, romanziere,
giornalista, critico, saggista e pittore. Viene considerato capo del
Romanticismo. Nelle sue opere teatrali, Hugo contestò i vincoli di regole e norme
codificate e rivendicò la libertà di creazione a teatro. Ispirato da
Shakespeare unisce nelle sue opere gli aspetti contradditori della vita: il
bene e il male, la realtà e la fantasia e il tragico e il comico. Con la sua
scrittura ha combattuto per la libertà di espressione e di stampa, per diritti
umani e civili e contro la pena di morte.
Feltrinelli, 1829
Trama: In
questo romanzo Hugo narra gli ultimi giorni di vita di un condannato alla pena
capitale nel 1828. La narrazione procede sottoforma di diario o confessioni del
protagonista. La sua identità è sconosciuta, come non si sa per certo quale sia
il crimine da lui commesso. La storia inizia nel preciso momento in cui viene
pronunciata la sentenza e si conclude con l’esecuzione della condanna. Hugo
permette al lettore di entrare nella mente del condannato descrivendo con cura
la sua psicologia, i suoi stati d’animo e i suoi pensieri. Offre inoltre la
possibilità di capire l’epoca in cui è ambientato il romanzo presentando con
precisione la società di essa. Questo romanzo è finalizzato alla lotta contro
la pena di morte e mostra al lettore quanto questa sia disumana.
"Poiché
il giorno non si mostra, che fare della notte?”.
Vita
di Melania Mazzucco, autrice italiana
nata a Roma. Dopo essersi laureata in Storia della letteratura italiana moderna
e contemporanea e dopo aver compito degli studi al Centro sperimentale di
cinematografia, ha scritto per il cinema e ha collaborato come redattrice
presso l’Istituto dell’Enciclopedia italiana. Ha scritto romanzi di vario
genere ricchi di intrecci narrativi e da alcuni di essi sono stati tratti anche
dei film.
Trama: Questo romanzo narra le avventure di Vita e Diamante, due ragazzini che nel 1903 emigrano da soli in America, trasferendosi da uno zio di Vita. La nuova città è ostile, non mancano perciò per i due le occasioni di vivere avventure e disavventure uniti dal loro amore. In questo romanzo non sono presenti solo le storie dei due protagonisti, ma si intrecciano ad esse le vite di molti altri personaggi assai interessanti. La lettura diventa così dinamica e cattura il lettore fino all’ultima pagina.
«Le parole, Diamante le mette nella valigia... Forse non hanno nessun
valore, ma non ha importanza. Lascia a Vita tutto quello che ha trovato, tutto
quello che ha perso. Le lascia il ragazzo che è stato e l'uomo che non sarà
mai. Perfino il suo nome. Ma le parole - quelle le porta via con sé».
L’incontro con l’autore
Il 27
ottobre si è tenuto su teams un incontro con due scrittori, ex maffeiani che ci
hanno raccontato la loro esperienza.
Paola
Peretti è una scrittrice veronese ex studente del nostro liceo.
Dopo
la maturità classica ha fatto la giornalista e l'insegnante. Ha conseguito un
Master in Tecniche della Narrazione alla scuola Palomar, durante il quale ha
potuto lavorare sul suo primo romanzo "La distanza tra me e il
ciliegio". Questo romanzo ha avuto un incredibile successo ed è stato
tradotto in 20 paesi.
All'incontro ci ha presentato il suo secondo romanzo
"La brigata delle cinque sorelle". In questo libro parla della storia
della sua famiglia, in particolare delle avventure della famiglia di sua madre.
Nicolò Sordo
Nicolò
Sordo, ospite del Maffei all’incontro con l’autore ed ex maffeiano, è
scrittore, attore, e performer che dopo la maturità classica frequenta l’Accademia
Teatrale Veneta. Qui si avvicina alla scrittura di scena e nel 2014 vince il
premio di drammaturgia “Tajarse Fora” per corti teatrali in dialetto veneto.
Gli
scritti di Nicolò Sordo recentemente premiati e presentati all’incontro della
biblioteca sono Ok Boomer. Anche io sono uno stronzo, in cui l’autore sente la
necessità di scrivere un testo politico e che si aggiudica la vittoria del 14°
Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, e Col Angeles, scritto con lo
pseudonimo Niki Neve, dove narra di Colà, paese di villeggiatura sul Garda luogo di origine dell’autore.
Nei suoi testi scrive autofiction e narra di situazioni
reali, con riferimenti a Salinger, Gabriel Garcìa Marquez, Romain Gary,
Virginie Despentes.
Le braci
di Sandor Marai, nato nel 1900 a Košice, in Slovacchia (allora territorio ungherese) a neanche vent’anni lasciò l’Ungheria, che nel 1919 era in balia di un instabilità politica in seguito al crollo dell’impero austro-ungarico, per trasferirsi in Germania e più tardi in Francia, girando i capoluoghi della cultura occidentale fra caffè letterari e salotti intellettuali. Dopo il primo conflitto mondiale, gli inizi degli anni venti ritornò in Ungheria deciso a continuare la sua produzione letteraria in lingua ungherese, dopo aver tentennato fra questa e il tedesco, ma nel 1949 lasciò definitivamente il paese in seguito all’invasione comunista. Si trasferì a San Diego (Stati Uniti) dove morì suicida nel 1989.
Adelphi, 2008Trama: Scritto e apparso per la prima volta a Budapest nel 1942, Le Braci è uno dei romanzi più noti dell’autore, annoverato fra i grandi maestri della letteratura mitteleuropea, che vede come protagonista il rapporto di amicizia fra due ragazzi, vicini sin dall’infanzia in collegio, che passeranno insieme tutta la giovinezza fino ad arrivare all’età adulta. È proprio a questo punto, però, che il loro rapporto si spezza improvvisamente, senza preavviso. Con grande intensità ed eleganza di stile, questa narrazione ci porterà a scoprire una storia di risentimento e incomunicabilità, le cui conseguenze dovranno essere affrontate dai due protagonisti a ben quarantun anni di distanza.
"Guardiamo infondo ai nostri cuori: che cosa ci troviamo? Una passione che il tempo ha soltanto attutito senza riuscire a estinguerne le braci.”
La danzatrice di Izu
di Kawabata Yasunari, uno dei più grandi autori della letteratura giapponese, nato nel 1899 che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1968.
Adelphi, 2017
Trama: La Danzatrice di Izu è uno dei racconti brevi più noti dell’immaginario collettivo giapponese, la cui fama nell’immediato dopoguerra inizia a crescere grazie alle innumerevoli rappresentazioni cinematografiche e alle varie antologizzazioni che lo faranno conoscere in tutto il Giappone e lo renderanno molto popolare anche fra i giovani lettori. Il suo stesso scrittore, Yasunari Kawabata, ha ammesso il suo stupore per l’incredibile diffusione del racconto, tanto che l’affascinante viaggio del nostro giovane studente protagonista per la penisola di Izu, si imprimerà nelle menti dei lettori con un processo che la critica giapponese ha definito “creazione di un racconto nazionale”. La scrittura priva di eccessi, con frasi semplici e delicate, l’atmosfera della penisola di Izu, calma e immersa nella natura, va in contrasto con una sottile tensione che ci accompagnerà durante tutta la narrazione e che farà restare il lettore incollato alle pagine.
«La danzatrice, che giaceva proprio lì ai miei piedi, arrossì e si coprì il viso con le mani. Divideva il futon con una delle ragazze più grandi. Era ancora truccata dalla sera prima. Le restavano tracce di rosso sulle labbra e intorno agli occhi. vederla appena svegliata, e così emozionata, mi diede una strana tenerezza. Forse infastidita dalla luce, si girò dall'altra parte, quindi, con le mani sempre sul viso, scivolò fuori dal futon e si sedette sul pavimento del corridoio. "Grazie per ieri sera" disse, poi si inchinò con delicatezza verso di me, che ero ancora in piedi, confondendomi.»
La scimmia dell'assassino
di Jakob Wegelius, uno scrittore e illustratore svedese nato nel 1966. Ha pubblicato vari libri tra cui "La leggenda di Sally Jones (Orecchio acerbo 2017), vincitore dell'Augustpris come miglior libro per ragazzi 2008, del Prix Libbylit 2016 e del Prix Sorcières 2017.
Iperborea, 2021
Trama: Questa è la storia di Sally, una scimmia. Lei è la migliore macchinista del mondo. Le sue peripezie iniziano quando il signor Koskela viene accusato di un omicidio a Lisbona. Il signor Koskela è per lei "Il Capo" ed è anche il suo migliore amico. Da quel momento il suo obiettivo è quello di scagionarlo. Aiutata da Ana Molina, operaia dalla voce sublime, e dal signor Fidardo, burbero liutaio dal cuore d'oro, Sally vivrà moltissime avventure da leggere tutte d'un fiato. Questo romanzo tratta temi come l'amicizia e l'amore.
"Ci penserò domani. Fuori dall’oblò della mia cabina è già buio. le luci delle navi ancorate nel fiume si riflettono scintillando sull’acqua nera. Ho appeso la mia amaca e tra poco andrò a dormire. Spero di evitare i soliti brutti sogni, stanotte."
Questo è il vincitore del premio "Mare di Libri" 2021
Nel 2021 ha vinto anche il premio Andersen
Ha vinto anche il premio Orbil nel 2021 ☺.
Giunti editore, 1987
Trama: Questa è la storia di una ragazza, Jane, rimasta molto presto orfana. Jane viene ospitata dalla zia Mrs. Reed, una donna fredda che spesso la maltratta. Questo romanzo racconta le sue avventure. Il libro è un romanzo di formazione.
Il vento ha scritto la mia storia
Baldini + Castoldi, 2020
Trama: Questo libro è il seguito di "Nel mare ci sono i coccodrilli". Narra la vita di Enaiat in Italia e racconta come dopo molte fatiche e lotte con la burocrazia sia riuscito a far trasferire la sua famiglia dall'Afganisthan in Italia.
Un libro in 10 minuti
Il quarto incontro
In questo incontro hanno partecipato Benedetta Gottin della classe II D, che ha suggerito "Le notti bianche" di Dostoevskij, Anna Menon di I A, che ha proposto "La tregua" di Primo Levi, e Tommaso Casa della classe II A, che ha consigliato "Verde acqua" di Marisa Maldieri.
Il vento ha scritto la mia storia
di Benyamin Somay
La meridiana, 2017
Trama: Questa è una storia vera. Questa è la storia di Benyamin, ma è anche la storia del popolo curdo, un popolo senza terra. Benyamin ha dovuto abbandonare i suo paese e la sua vita di tutti i giorni perchè rischiava la vita. Questo libro è la storia del suo viaggio fino in Italia.
Il maestro e Margherita
di Michail BulgakovBUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2003
Trama: Nella Mosca sottoposta al potere di Stalin, tra uomini ipocriti e truffatori, incontriamo Wolland. Wolland è Satana e sconvolge il mondo dell'editoria e del teatro mettendo in scena i suoi imbrogli. Solo il Maestro riesce a resistere al fascino di Wolland per questo Satana decide di aiutarlo a superare le difficoltà che in quel momento il Maestro viveva. Questo è un romanzo complesso che parla di intricate avventure.
Il canto di Penelope
di Margaret AtwoodPonte alle Grazie, 2018
Trama: Questo romanzo, narra una storia molto famosa. Narra la storia di Penelope, la moglie dell'astuto Ulisse. Ci mostra però un punto di vista nuovo, diverso da quello che siamo abituati a sentire. La voce narrante è quella di Penelope stessa che ci racconta la sua storia e ci mostra una parte del suo carattere poco conosciuta da noi.
Sei di corvi
di Leigh BardugoMondadori, 2019
Trama: Parla di una banda di ladri che ha una missione impossibile da compiere. Unisce 6 punti di vista diversi, trattando vari argomenti come ad esempio la diversità culturale e religiosa. Questo è il primo romanzo di una duologia fantasy.
Il codice da Vinci
di Dan BrownMondadori, 2003
Trama: L'avventura di Robert Langdon inizia quando in una notte parigina viene ritrovato il cadavere di Jacques Saunière, il curatore del Louvre. Questa è una storia fatta di colpi di scena che non racconta però solo un'indagine su un omicidio, ma anche un grande, incredibile mistero.
Per chi suona la campana
di Ernest HemingwayMondadori, 1996
Trama: Questo romanzo è ambientato in Spagna, precisamente durante la lotta civile tra franchisti e repubblicani. Questa è la storia di Robert Jordan, della vita che conduce nelle file dell'esercito repubblicano preparandosi per un attentato che ha lo scopo di arginare l'ascesa al potere dei fascisti. Con questo libro l'autore mostra come la guerra sia sempre sbagliata.
Lupa bianca lupo nero
di Marie-Aude MurailGiunti editore, 2019
Trama: Questa è la storia di Lazar, un bambino di otto anni, orfano di madre che ascolta gli incontri del padre psicologo con i suoi pazienti. Un libro che tratta di temi forti come la depressione, il bullismo e il razzismo.
Niente di nuovo sul fronte occidentale
di Erich Maria RemarqueMondadori, 1929
Trama: In questo romanzo si narra la terribile, logorante guerra di trincea. Questa è la storia di Paolo Baumer, un soldato semplice che si è arruolato con gli amici sotto l'incitazione si un loro professore per combattere nella Prima Guerra Mondiale. Questa è la storia di come la guerra gli ha tolto la gioia dei suoi vent'anni.
☺.
Per non annoiarsi durante la quarantena
L'ombra del vento
di Carlos Ruiz ZafonMondadori, 2016
Trama: Questa è una storia di libri e di avventure legate ad essi. Tutto è iniziato quando Daniel, il protagonista, viene portato dal padre nel cimitero dei libri dimenticati e per la prima volta trova un romanzo del misterioso autore Julian Carax.
☺.
Il cacciatore di aquiloni
di Khaled HosseiniEdizioni Piemme, 2004
Trama: Un medico, che vive negli Stati Uniti, si trova a ripercorrere alcuni momenti della sua tragica infanzia, vissuti durante la guerra civile in Afghanistan. Guerra, amicizia, riscatto, sono i punti che ci permettono di comprendere il significato di questo libro.
Consigliato da Aileen Wiest della classe 1 AL (a.s. 2019-2020)
☺.
La repubblica delle farfalle
di Matteo CorradiniRizzoli, 2013
Trama: Questo libro ci aiuta a ricordare l'orrore dell'Olocausto. Ci mostra come ognuno di noi abbia un suo modo di lottare per superare le difficoltà e che non bisogna mai arrendersi. Ambientato nel ghetto di Terezin, questo libro ci racconta di un gruppo di ragazzi che non ha mai smesso di sperare.
Per ricordare.
L'amica geniale
di Elena FerranteEdizioni e/o, 2011
Trama: La storia racconta nel primo volume dell' infanzia e adolescenza di due bambine cresciute in un rione di Napoli. Questo libro offre una buona prospettiva della vita a Napoli negli anni Cinquanta con tutte le sue difficoltà e le sue, a volte difficili, usanze.
Consigliato da Alessia Berardi della classe V B. (a.s. 2019-2020)
L'oceano quando non ci sei
di Mark Lowery
DeAgostini, 2018
Trama: Questa è la storia commovente di due fratelli, di un viaggio fatto per rivivere i ricordi di una vacanza gioiosa con la famiglia. Questo libro ci parla della forza del legame tra fratelli e ci aiuta a capirlo meglio.
☺.
Non ho mai avuto la mia età
di Antonio Dikele Distefano
Mondadori, 2018
Trama: Questo romanzo ci narra una storia di discriminazioni razziali. Questa è la storia di Zero, un racconto che ci invita a riflettere su una realtà che viene vissuta da molte persone che ci circondano.
Questo libro è il vincitore del premio "Mare di Libri" 2019
Premio Mare di Libri
Passate edizioni del Premio Mare di Libri
Nessun commento:
Posta un commento