Il Maffei consiglia


 Ciao a tutti, siamo Emma e Giorgia e qui troverete alcuni nostri consigli di lettura, soprattutto di romanzi, che vorremmo farvi conoscere: sono libri scelti da noi o anche da voi perché potete segnalare un vostro consiglio scrivendo un commento in questa pagina del blog, specificando il vostro nome e cognome, la classe, il titolo e l'autore del libro consigliato. Potete anche scrivere, se volete, le vostre impressioni sui libri qui presentati. Per altri consigli interessanti e per condividere le vostre esperienze di lettori partecipate agli incontri del Libro in 10 minuti (la Circolare con gli appuntamenti arriverà presto!).
 Buona lettura!

Emma di I B
Giorgia di II B

  

Le relazioni pericolose

di Pierre Chordelos de Laclos, autore importante della letteratura francese. Nato nel 1741, fu ufficiale di artiglieria, segretario di Filippo D’Orleans, membro dei Giacobini e generale napoleonico. La sua opera più famosa è le relazioni pericolose che suscitò molto scalpore nella società francese.

 

Newton, 1782

 

Trama: Questo è un romanzo epistolare che narra gli intrighi di due libertini francesi: la Marchesa de Merteil e il Visconte de Valmont. I due nobili mostrano la società francese in modo innovativo. Non solo questo romanzo è realistico rispettando l’epoca in cui è scritto e ambientato, ma spinge il lettore a riflettere sull’attualità. È un libro da leggere tutto d’un fiato.

“Dovete capire che quando scrivete a qualcuno, scrivete per lui, non per voi; cercate di dire meno quello che pensate e più quello che a lui può far piacere.”

☺.



La paga del sabato

di Beppe Fenoglio, scrittore italiano nato ad Alba nel 1922. Dopo aver partecipato alla Resistenza, è diventato uno dei più grandi autori italiani di romanzi che la riguardano. Morì a Torino nel 1963.

 

Enaudi, 1969

 

Trama: La paga del sabato è un romanzo breve, dedicato al problema dell’inserimento nella società civile dei protagonisti della Resistenza.

Il protagonista è Ettore, un ex partigiano, incapace di rassegnarsi alle regole ed alla monotonia di un lavoro modesto. Ettore desidera un “destino” diverso da quello dei suoi genitori e, pur di sottrarsi alla noia, s’impegna in attività redditizie, ma illecite.

Un romanzo che in poco più di cento pagine condensa tutti i temi che troviamo nei testi più maturi dell’autore: insoddisfazione, amore, libertà, disillusione e, ovviamente, la guerra partigiana.

“Io non mi trovo in questa vita perché ho fatto la guerra".


La guerra in Ucraina

Il 24 febbraio 2022 la Russia dichiara guerra contro l'Ucraina. Questa guerra diventa una tragedia che colpisce ogni essere umano e ogni ambito umano. Anche la letteratura si fa quindi specchio di questa tragedia. 

Qui potrete trovare romanzi e poesie e citazioni che possono farci riflettere sull'importanza della pace e farci scoprire la cultura dei due stati coinvolti in questa tragedia. 


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Molti soldati che in questo momento combattono sul fronte sentono la necessità di esprimersi attraverso la scrittura, in particolare attraverso la poesia. Questo fenomeno, in epoche passate ha coinvolto anche grandi scrittori italiani come Ungaretti. Un esempio di ciò è il critico letterario e poeta ucraino Borys Humeniuk con i suoi versi scritti sotto il fuoco dei lanciamissili Grad.

Quando il lanciamissili “Grad” spara

 

Sui quartieri residenziali —
Non importa se sono quartieri residenziali in Libano, in Siria o in Georgia
O quartieri residenziali a Mariupol, Artemivsk o Anracyt —
In questo c’è qualcosa di naturale
Direi anche quotidiano, banale —
Certamente se c’è qualcosa di naturale nel fatto
Che sparino i lanciamissili “Grad”

 

È naturale che i razzi di fuoco
Sparati dai lanciamissili “Grad”
Colpiscano le camerette
Dove dormono i bambini

 

È naturale che [i razzi] centrino
I supermercati pieni di gente
Le stazioni e gli aeroporti
È naturale che muoiano centinaia e migliaia
di civili

 

Perché è una cosa naturale che i civili
Muoiano in guerra —
Certamente se è naturale che ci sia la guerra
Che sparino i lanciamissili “Grad”

 

Che muoiano i civili
È naturale che quando i bambini corrono nel parco giochi

 

Trovino i giocattoli imbrattati di sangue
I giocattoli dei bambini morti [sotto i razzi]
Che il giorno prima sono stati portati dal parco giochi
Direttamente all’obitorio

 

I bambini come di solito fanno i bambini
Stringono al petto i giocattoli imbrattati di sangue

 

Giocattoli dei bambini morti
I genitori cercano di toglierli i giocattoli
I bambini piangono
Loro non hanno i giocattoli così belli
Giocattoli imbrattati di sangue
Dei loro coetanei
Ed è naturale

 

È naturale quando le deboli nonne
Che le proprie famiglie hanno lasciato a fare la guardia alle case
Fuggendo loro stessi quanto più lontano dalla guerra
E già qui c’è la guerra –
Al terzo giorno del riparo nel sotterraneo
Senz’acqua né cibo
Hanno deciso di scegliere
una più giovane e più forte tra di loro
E l’hanno mandata con due contenitori di plastica da dieci litri ciascuno
Alla fontanella più vicina

 

La coraggiosa nonnina stava già ritornando
Le amiche l’hanno già avvistata attraverso la fessura
Quando l’esplosione di un razzo le ha mozzato una gamba
Allora un’altra vecchietta uscì a striscioni dal sotterraneo
Raggiunse la ferita
Le prese dalle mani i contenitori con acqua

 

Disse “perdonami Valia”
E strisciò indietro nel sotterraneo
Ed è naturale
È naturale

 È naturale quando un’ostetrica

Con vent’anni di esperienza professionale
Un’atea che non ha mai versato una lacrima
Che ha coraggiosamente operato anche a Maidan
Corre in chiesa per mettere una candela al Signore
Cade in ginocchio, singhiozza
Dio onnipotente, ci sarà ancora la guerra
Per il secondo mese consecutivo nascono soltanto i maschi

 

È naturale che le persone muoiano in guerra —

 

Certamente se è naturale che ci sia la guerra
Non si può evitare la guerra
è impossibile sorvolare la zona di guerra in un “Boing”
Neanche a un’altezza superelevata
è impossibile nascondersi aspettando che finisca la guerra

 

È naturale che un razzo colpisca un cimitero
e cancelli dalla faccia della terra le sepolture dei nostri genitori
È naturale che i soldati scavino trincee in cimitero

Scavino valli, costruiscano fortificazioni
Perché il cimitero è in una posizione strategica

 

In altura dominante
E non sapremo mai più se

 

Queste trincee sono le tombe dei nostri cari
O le tombe dei cari delle altre persone

 

È una guerra di tutti contro tutti
E riguarda tutti
I morti, i vivi e coloro che non sono ancora nati

 

Non è naturale che i razzi
Dei lanciamissili “Grad”
Cadano nei campi
è assolutamente innaturale
Impossibile guardare come
Arde il grano non raccolto
Impossibile sentire come squittiscono
E bruciano nelle fiamme le marmotte
E come si disperdono correndo i topi
Ma le fiamme assieme alla guerra
Li raggiungono e divorano
Perché le fiamme e la guerra sono insaziabili

 

Impossibile vedere
Come le quaglie volteggiano sopra i loro nidi
Avvolte dalle fiamme e dalla guerra
Come i loro piccini gridano l’aiuto

 

Come smettono di gridare gli uni e gli altri
Come alla fine bruciano tutti senza che abbiano alcuna colpa

 

Per le quaglie dispiace per davvero
Perché questa guerra dovrebbe riguardare solo gli uomini
Perché questa guerra riguarda solo gli uomini
Perché le quaglie non hanno nessuna colpa in questa guerra
Le quaglie non hanno colpe

 

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Anche autori russi rappresentano la tragedia della guerra con parole cariche anche delle  dolorose esperienze da loro vissute. Un autore interessante sotto questo punto di vista è Bulàt Okudzhàava.




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Nella letteratura Ucraina non esistono solo le poesie scritte dai soldati che combattono al fronte. 
Un'interessante lettura potrebbe essere "La terza guerra mondiale e altri racconti" dell'autrice ucraina Margarita Khemlin. Nei suoi racconti brevi ma incisivi affronta vari temi come per esempio la situazione degli ebrei in Ucraina. Mostra con ironia le insidie della vita che i suoi personaggi sono costretti ad affrontare e ci spinge a riflettere su una situazione che noi occidentali non conosciamo. 
Margarita, nata nel 1960 a Cernigov, è stata un'autrice di romanzi e moltissimi racconti e ha scritto di teatro e politica per delle riviste.


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Anche i classici si mostrano collegati con la realtà. Nella situazione attuale il romanzo per eccellenza che può accompagnare i nostri pensieri è il pilastro della letteratura russa "Guerra e pace" di Tolstoj. Scritto tra il 1863 e il 1869, questo romanzo è ricchissimo di riferimenti storici, filosofici e scientifici. Con la sua profondità descrive in modo dettagliato e preciso l'aristocrazia russa del 1800, spiegando l'interazione che hanno tra loro le varie famiglie nobili. Ogni dettaglio di questo libero è indimenticabile.            
           
 

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Anche le donne ucraine sentono il bisogno di rifugiarsi nei versi che scrivono, versi in cui ripongono la loro paura per quello che ancora deve succedere in questa guerra e tutto l'amore che provano per il loro Paese. Un esempio di ciò è Lyudmila Legostaeva che usa come simbolo dell'Ucraina il viburnum.

Viburnum ha scritto lettere dall'Ucraina

Viburnum ha scritto lettere dall’Ucraina
Alle bianche betulle russe,
E caddero grosse gocce rosse
O sangue, o lacrime.
Ha scritto: “Portate via i vostri ragazzi,
Che gli ospiti non fossero stati invitati,
Perché gli estranei muoiono in qualcun altro?
I combattimenti qui sono terribili.
Sei sfacciatamente mentito sul fatto che i ragazzi stanno “vagando”,
Furono gettati nella gola della guerra ..
La guerra non è addestramento… qui uccidono davvero,
Questi sono i tuoi fratelli e figli.
Verrà insegnato loro a sparare alle persone con un cannone,
Insidioso dare l’ordine.
I figli dovrebbero nascere per questo?
Per fermare il loro tempo qui?
Metti croci al collo dei ragazzi,
Ora prendono di mira le persone
Uno di questi è sia la lingua che la fede
Per il bene di idee bizzarre.
Alcuni non torneranno mai a casa,
I campi sono pieni di tombe,
I vivi sono storpi, il loro destino è bizzarro,
Uccelli senza ali.”
Viburnum ha scritto lettere e inviato
Con stormi di sangue nero…
Intorno al viburno bruciava e bruciava,
E le ceneri sono volate a terra.
Anche se gli scatti di “Gradiv” hanno spaventato il viburno
E i fuochi si chiusero in un anello,
Ha scritto, urlando a morte
Ed era una vera combattente…
costole rotte, tempie tagliate,
Tutti i rami sono danneggiati,
E caddero gocce di rosso e di sale,
Le candele bruciavano come una chiesa.
Perché tutta questa terra non è bagnata di rugiada,
E sangue umano senza limiti,
Non era dolcemente scaldata dal sole,
E le ceneri dopo l’incendio…
Viburnum ha scritto lettere dall’Ucraina
In diverse parti del mondo:
“Non dormire, aiuto. Ci sparano alle spalle
E voglio distruggere al Cremlino … ”
È difficile accettare guerre e perdite,
Il popolo prese questa croce e la portò…
E ci inchineremmo alla terra di quel viburno,
Manca una lettera scritta,
Per la sua sincerità, coscienza non corrotta,
Che anche nel fuoco non bruci…
E lascia che la coscienza dorma ancora nel paese delle betulle,
Ma presto tutto il boschetto sarà rumoroso!


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Come in tutte le guerre, anche in questa il numero di morti non smette mai di crescere. Vengono uccisi  soldati e civili, esseri umani. E la cosa ancora più tragica è che vengano uccisi da altri esseri umani. L'uomo può davvero uccidere un altro uomo? Su questa questione può illuminarci il romanzo "Delitto e castigo" di Dostoevskij. 

Soffrire e piangere significa vivere.”




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Per concludere la riflessione che sulla tragedia che si sta svolgendo vicino a noi, è bello riflettere sulle parole degli antichi. 


☺.



Città invisibili

di Italo Calvino, uno degli autori italiani più significativi del Novecento. nasce a Cuba da genitori italiani nel 1923. Durante la sua vita partecipò alla Resistenza e collaborò con vari riviste e giornali. Nella sua carriera si cimentò in vari generi letterari rendendo la sua produzione letteraria ricca di romanzi e racconti. Ha sperimentato vari linguaggi alternando una descrizione lucida e analitica della realtà all'uso dell'ironia e del lirismo. 

 

Mondadori, 1972

 

Trama: Questo romanzo nasce nel periodo combinatorio dell'autore, perciò la sua struttura diventa simile ad un gioco tra l'autore e il lettore che diventa centrale. Nel romanzo sono contenute cinquantacinque città, ciascuna delle quali appartiene a una delle undici categorie in cui sono suddivise. Il lettore può quindi giocare scegliendo se seguire l'ordine dei capitoli oppure i raggruppamenti delle categorie.

 

Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.”


Consigliato da Tommaso Donatoni della classe 1 G (a.s. 2021-2022)

☺.


Madame Bovary

di Gustave Flaubert, uno dei più grandi autori della letteratura francese. Considerato il maestro del realismo nella letteratura francese, è il figlio di un chirurgo. È famoso anche per “L’educazione sentimentale” e Salmmbo. Fin dalla giovinezza si è potuto vedere il suo genio letterario.

 

Fabbri Editori, 1856

 

Trama: Il romanzo narra la storia di Emma, la moglie di un medico francese di campagna. In questo libro viene descritta la noia provata dalla donna, noia che porta la sposa a tradire il marito nella speranza di sfuggirle. Emma prova a cercare nell’adulterio di realizzare la vita che fin da piccola sognava. In questo romanzo vengono toccate tematiche importanti e la protagonista è un personaggio psicologicamente complessa, divisa nei molteplici aspetti del suo carattere.

 

“Tutto le era insopportabile, perfino sé stessa.”

 ☺.



Orgoglio e pregiudizio

di Jane Austen, una scrittrice importantissima per la letteratura inglese e mondiale e una famosissima autrice di narrativa neoclassica. Nasce nel 1775 a Steventon. Nel corso della sua vita scrisse sei romanzi che descrivono fedelmente l’ambiente della provincia inglese. L’ironia e la fedeltà alla realtà presenti nei suoi romanzi l’hanno indirizzata verso uno studio più reale del carattere facendola uscire dalla corrente artistica del romanticismo.

 

Feltrinelli, 1813

 

Trama: Il romanzo descrive la società provinciale dell’Inghilterra del 1800. La protagonista è la famiglia Bennet. Tutto inizia con l’arrivo del giovane e ricco Charles Bingley nella cittadina di campagna. Da allora tutte le famiglie cercano di combinare con lui un matrimonio, considerandolo un buon partito per le loro figlie. Anche Mrs. Bennet prova a far innamorare il giovane della sua primogenita. Ed è in questa situazione che nasce la comlicata storia d’amore tra Elisabeth Bennet, secondogenita della famiglia Bennet, e Darcy Fitz-William, amico del giovane Bingley.

 

È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.”

Consigliato da Rebecca Marabini della classe 1 A (a.s. 2021-2022)

☺.



27 gennaio 2022

In occasione della giornata della memoria ci permettiamo di consigliare due letture che ci possono aiutare a ricordare e a conoscere l'Olocausto. 


“L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.”
☺.


L’allegra apocalisse

di Arto Paasilinna, uno scrittore finlandese nato a Kittilä nel 1942. È un auto didatta, ha frequentato per solo un anno l’Istituto superiore popolare della Lapponia. Nella vita ha fatto molte attività. È stato guardaboschi, poeta, giornalista, pittore, inventore e molto altro. Nel 1984 ha vinto il primo premio nella competizione nazionale delle invenzioni Valtakunnallinen keksintöpalkinto. Dal 1975 si è dedicato alla scrittura diventando un autore molto amato sia in Finlandia sia all’estero grazie al suo travolgente humor e alla sua capacità di raccontare ridendo anche le storie più tragiche.

 

Iperborea, 2010

 

Trama: Mentre il mondo cade a pezzi, la vita procede tranquilla nel comune di Ukonjärvi, un comune fondato attorno al tempio costruito dalla fondazione funeraria di Asser Toropainen, un vecchio bruciachiese. New York è sommersa dai rifiuti, Parigi è allagata, una centrale nucleare è esplosa a San Pietroburgo e il mondo è distrutto dalla Terza Guerra Mondiale, ma la strana comunità del piccolo comune finlandese cresce aumentando le proprie ricchezze vivendo di caccia, pesca e giardinaggio.                  


 Questo romanzo è caratterizzato da personaggi strampalati e dall’ironia di Paasilinna. 

 

"In notti come quelle i pensieri di Eemeli tornavano più spesso del solito a Ukonjärvi. Laggiù aveva sua moglie, la sua casa, un figlio vicino a sposarsi, un intero comune delle cui sorti si era sempre sentito responsabile." 

☺.



Piranesi


di Susanna Clarke che è una scrittrice inglese di romanzi fantasy, conosciuta principalmente per essere l'autrice del romanzo Jonathan Strange & il signor Norrell, romanzo ucronico vincitore, tra gli altri, del Premio Hugo per il miglior romanzo, del Premio World Fantasy e del Premio Locus per la miglior opera prima.


Fazi Editore, 2021


Trama: La storia del romanzo inizia in un mondo di cui, noi lettori, non abbiamo pienamente coscienza. Il protagonista, Piranesi, ci introduce in questa Casa dove i saloni sembrano infiniti e dove svariate statue di stile classico e di diverse dimensioni sembrano essere la sua unica compagnia, conferendo allo scenario sacralità e mistero.

Piranesi è sicuramente un fantasy inusuale e fuori dagli schemi. Un romanzo da cui bisogna lasciarsi travolgere come dalle maree che invadono la Casa dove si svolgono le vicende oggetto di questa fantastica opera. Piranesi è stupore e scoperta, suspense e meraviglia.


"E Tu. Chi sei Tu? Chi è colui per il quale sto scrivendo? Sei un viaggiatore che è scampato alle Maree e ha attraversato Pavimenti Frantumati e Scale Diroccate per raggiungere questi Saloni? Oppure sei qualcuno che abiterà nei miei stessi Saloni quando io sarò già morto da molto tempo?"

Buone feste💖

Vi auguriamo un felice e sereno Natale con qualche consiglio di lettura per queste vacanze.                                                                                                                        Buone feste!😘

☺.



I doni della vita

di Irène Némirovsky, una scrittrice ucraina di lingua francese, che ha vissuto il periodo delle due guerre mondiali. È nata a Kiev nel 1903. Ha vissuto una vita segnata da un profondo senso di inappartenenza e di marginalità eterna. La scrittura fu il solo luogo in cui poté unire le sue radici culturali e affettive in maniera armoniosa. Si laureò in lettere alla Sorbona, dopo aver vissuto a Parigi dove ebbe un’intensa attività letteraria. Essendo figlia di un banchiere ebreo ucraino e moglie di un ingegnere ebreo russo, subì le conseguenze delle leggi raziali quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Fu costretta ad abbandonare Parigi, fu arrestata e fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz, dove morì nell’agosto del 1942.

 

Adelphi, 2009

 

Trama: La storia inizia con Pierre Hardelot e la sua fidanzata. Pierre non ama quella ragazza, rosea e grassoccia, il loro è un fidanzamento combinato, alla sua famiglia interessa la dote della fanciulla. Le avventure di Pierre iniziano quando decide di scontrarsi con la volontà della sua famiglia, in particolare con quella di suo nonno, proprietario della ricca impresa famigliare di cui Pierre è erede, e decide di sposare la ragazza che ama. Con questa decisione prende il controllo della sua vita, fatta di difficoltà, lavori all’estero, ristrettezze economiche e il suo amore. la sua sposa non è approvata dalla famiglia perché appartiene ad una classe sociale diversa da quella di Pierre, ma insieme supereranno gli ostacoli della vita sopravvivendo ad entrambe le due guerre mondiali.

 

" Pianificavano il futuro senza fretta, con cautela, a suon di piccole frasi reticenti, prudenti, come un bambino costruisce un castello di carte trattenendo il respiro. Ma il bambino sa che il castello è fragile; loro, invece, da bravi borghesi, erano sicuri del loro domani. Nonostante le spaventose crisi che imperversavano in Europa, nonostante i disordini sociali, le guerre, il retaggio della sicurezza loro ce l’avevano nel sangue."

☺.

 

L’ultimo giorno di un condannato

di Victor Hugo, uno dei più grandi scrittori di tutta la letteratura francese. Nato nel 1802 è diventato il maestro degli intrecci letterari. Nelle sue opere ha intrecciato tutti i generi artisti, è poeta, drammaturgo, romanziere, giornalista, critico, saggista e pittore. Viene considerato capo del Romanticismo. Nelle sue opere teatrali, Hugo contestò i vincoli di regole e norme codificate e rivendicò la libertà di creazione a teatro. Ispirato da Shakespeare unisce nelle sue opere gli aspetti contradditori della vita: il bene e il male, la realtà e la fantasia e il tragico e il comico. Con la sua scrittura ha combattuto per la libertà di espressione e di stampa, per diritti umani e civili e contro la pena di morte.

 

Feltrinelli, 1829


Trama: In questo romanzo Hugo narra gli ultimi giorni di vita di un condannato alla pena capitale nel 1828. La narrazione procede sottoforma di diario o confessioni del protagonista. La sua identità è sconosciuta, come non si sa per certo quale sia il crimine da lui commesso. La storia inizia nel preciso momento in cui viene pronunciata la sentenza e si conclude con l’esecuzione della condanna. Hugo permette al lettore di entrare nella mente del condannato descrivendo con cura la sua psicologia, i suoi stati d’animo e i suoi pensieri. Offre inoltre la possibilità di capire l’epoca in cui è ambientato il romanzo presentando con precisione la società di essa. Questo romanzo è finalizzato alla lotta contro la pena di morte e mostra al lettore quanto questa sia disumana.

 

"Poiché il giorno non si mostra, che fare della notte?”.

☺.

Vita

di Melania Mazzucco, autrice italiana nata a Roma. Dopo essersi laureata in Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e dopo aver compito degli studi al Centro sperimentale di cinematografia, ha scritto per il cinema e ha collaborato come redattrice presso l’Istituto dell’Enciclopedia italiana. Ha scritto romanzi di vario genere ricchi di intrecci narrativi e da alcuni di essi sono stati tratti anche dei film.


 Rizzoli, 2003

Trama: Questo romanzo narra le avventure di Vita e Diamante, due ragazzini che nel 1903 emigrano da soli in America, trasferendosi da uno zio di Vita. La nuova città è ostile, non mancano perciò per i due le occasioni di vivere avventure e disavventure uniti dal loro amore. In questo romanzo non sono presenti solo le storie dei due protagonisti, ma si intrecciano ad esse le vite di molti altri personaggi assai interessanti. La lettura diventa così dinamica e cattura il lettore fino all’ultima pagina.

«Le parole, Diamante le mette nella valigia... Forse non hanno nessun valore, ma non ha importanza. Lascia a Vita tutto quello che ha trovato, tutto quello che ha perso. Le lascia il ragazzo che è stato e l'uomo che non sarà mai. Perfino il suo nome. Ma le parole - quelle le porta via con sé».

Questo libro ha vinto il premio Strega nel 2003

Premio Strega  

Vincitori premio Strega 2003

☺.


L’incontro con l’autore

 

Il 27 ottobre si è tenuto su teams un incontro con due scrittori, ex maffeiani che ci hanno raccontato la loro esperienza.


Paola Peretti

Paola Peretti è una scrittrice veronese ex studente del nostro liceo.

Dopo la maturità classica ha fatto la giornalista e l'insegnante. Ha conseguito un Master in Tecniche della Narrazione alla scuola Palomar, durante il quale ha potuto lavorare sul suo primo romanzo "La distanza tra me e il ciliegio". Questo romanzo ha avuto un incredibile successo ed è stato tradotto in 20 paesi. 

All'incontro ci ha presentato il suo secondo romanzo "La brigata delle cinque sorelle". In questo libro parla della storia della sua famiglia, in particolare delle avventure della famiglia di sua madre.


Nicolò Sordo

Nicolò Sordo, ospite del Maffei all’incontro con l’autore ed ex maffeiano, è scrittore, attore, e performer che dopo la maturità classica frequenta l’Accademia Teatrale Veneta. Qui si avvicina alla scrittura di scena e nel 2014 vince il premio di drammaturgia “Tajarse Fora” per corti teatrali in dialetto veneto.

Gli scritti di Nicolò Sordo recentemente premiati e presentati all’incontro della biblioteca sono Ok Boomer. Anche io sono uno stronzo, in cui l’autore sente la necessità di scrivere un testo politico e che si aggiudica la vittoria del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, e Col Angeles, scritto con lo pseudonimo Niki Neve, dove narra di Colà, paese di villeggiatura sul   Garda luogo di origine dell’autore.

Nei suoi testi scrive autofiction e narra di situazioni reali, con riferimenti a Salinger, Gabriel Garcìa Marquez, Romain Gary, Virginie Despentes.

☺.


Le braci

di Sandor Marai, nato nel 1900 a Košice, in Slovacchia (allora territorio ungherese) a neanche vent’anni lasciò l’Ungheria, che nel 1919 era in balia di un instabilità politica in seguito al crollo dell’impero austro-ungarico, per trasferirsi in Germania e più tardi in Francia, girando i capoluoghi della cultura occidentale fra caffè letterari e salotti intellettuali. Dopo il primo conflitto mondiale, gli inizi degli anni venti ritornò in Ungheria deciso a continuare la sua produzione letteraria in lingua ungherese, dopo aver tentennato fra questa e il tedesco, ma nel 1949 lasciò definitivamente il paese in seguito all’invasione comunista.  Si trasferì a San Diego (Stati Uniti) dove morì suicida nel 1989.

Adelphi, 2008
Trama: Scritto e apparso per la prima volta a Budapest nel  1942, Le Braci è uno dei romanzi più noti dell’autore, annoverato fra i grandi maestri della letteratura mitteleuropea, che vede come protagonista il rapporto di amicizia fra due ragazzi, vicini sin dall’infanzia in collegio, che passeranno insieme tutta la giovinezza fino ad arrivare all’età adulta. È proprio a questo punto, però,  che il loro rapporto si spezza improvvisamente, senza preavviso. Con grande intensità ed eleganza di stile, questa narrazione ci porterà a scoprire una storia di risentimento e incomunicabilità, le cui conseguenze dovranno essere affrontate dai due protagonisti a ben quarantun anni di distanza. 

"Guardiamo infondo ai nostri cuori: che cosa ci troviamo? Una passione che il tempo ha soltanto attutito senza riuscire a estinguerne le braci.”

L
a danzatrice di Izu

di Kawabata Yasunari, uno dei più grandi autori della letteratura giapponese, nato nel 1899 che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1968.

Adelphi, 2017

Trama: La Danzatrice di Izu è uno dei racconti brevi più noti dell’immaginario collettivo giapponese, la cui fama nell’immediato dopoguerra inizia a crescere grazie alle innumerevoli rappresentazioni cinematografiche e alle varie antologizzazioni che lo faranno conoscere in tutto il Giappone e lo renderanno molto popolare anche fra i giovani lettori.  Il suo stesso scrittore, Yasunari Kawabata, ha ammesso il suo stupore per l’incredibile diffusione del racconto, tanto che l’affascinante viaggio del nostro giovane studente protagonista per la penisola di Izu, si imprimerà nelle menti dei lettori con un processo che la critica giapponese ha definito “creazione di un racconto nazionale”. 
La scrittura priva di eccessi, con frasi semplici e delicate, l’atmosfera della penisola di Izu, calma e immersa nella natura, va in contrasto con una sottile tensione che ci accompagnerà durante tutta la narrazione e che farà restare il lettore incollato alle pagine.

«La danzatrice, che giaceva proprio lì ai miei piedi, arrossì e si coprì il viso con le mani. Divideva il futon con una delle ragazze più grandi. Era ancora truccata dalla sera prima. Le restavano tracce di rosso sulle labbra e intorno agli occhi. vederla appena svegliata, e così emozionata, mi diede una strana tenerezza. Forse infastidita dalla luce, si girò dall'altra parte, quindi, con le mani sempre sul viso, scivolò fuori dal futon e si sedette sul pavimento del corridoio. "Grazie per ieri sera" disse, poi si inchinò con delicatezza verso di me, che ero ancora in piedi, confondendomi.»

L
a scimmia dell'assassino

di Jakob Wegelius, uno scrittore e illustratore svedese nato nel 1966. Ha pubblicato vari libri tra cui "La leggenda di Sally Jones (Orecchio acerbo 2017), vincitore dell'Augustpris come miglior libro per ragazzi 2008, del Prix Libbylit 2016 e del Prix Sorcières 2017. 

Iperborea, 2021

Trama: Questa è la storia di Sally, una scimmia. Lei è la migliore macchinista del mondo. Le sue peripezie iniziano quando il signor Koskela viene accusato di un omicidio a Lisbona. Il signor Koskela è per lei "Il Capo" ed è anche il suo migliore amico. Da quel momento il suo obiettivo è quello di scagionarlo. Aiutata da Ana Molina, operaia dalla voce sublime, e dal signor Fidardo, burbero liutaio dal cuore d'oro, Sally vivrà moltissime avventure da leggere tutte d'un fiato. Questo romanzo tratta temi come l'amicizia e l'amore.

"Ci penserò domani. Fuori dall’oblò della mia cabina è già buio. le luci delle navi ancorate nel fiume si riflettono scintillando sull’acqua nera. Ho appeso la mia amaca e tra poco andrò a dormire. Spero di evitare i soliti brutti sogni, stanotte."

Questo è il vincitore del premio "Mare di Libri" 2021

Nel 2021 ha vinto anche il premio Andersen

Ha vinto anche il premio Orbil nel 2021 
☺.


Quest'anno scolastico si è concluso e per questo voglio salutarvi con qualche consiglio di lettura per l'estate. 
Ci ritroveremo, senza dubbio, l'anno prossimo con nuovi consigli! 
BUONE VACANZE!!



☺.


Jane Eyre

di Charlotte Bronte

Giunti editore, 1987

Trama: Questa è la storia di una ragazza, Jane, rimasta molto presto orfana. Jane viene ospitata dalla zia Mrs. Reed, una donna fredda che spesso la maltratta. Questo romanzo racconta le sue avventure. Il libro è un romanzo di formazione.

Consigliato da Sara De Munari della classe 1 B (a.s. 2020-2021)
☺.


Il vento ha scritto la mia storia

di Fabio Geda e Enaiatollah Akbari

Baldini + Castoldi, 2020

Trama: Questo libro è il seguito di "Nel mare ci sono i coccodrilli". Narra la vita di Enaiat in Italia e racconta come dopo molte fatiche e lotte con la burocrazia sia riuscito a far trasferire la sua famiglia dall'Afganisthan in Italia.
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Un libro in 10 minuti

Durante quest'anno sono stati svolti quattro incontri del "Un libro in 10 minuti"
Il primo incontro

Federico Begalli di
IV B ha consigliato "Addio alle armi" di E. Hemingway, Tommaso Zinetti di IV B suggerisce "Una barca nel bosco" di P. Mastrocola, mentre Marco Donatuzzi della classe IV B propone "Il bosco degli urogalli" di M. Rigoni Stern.

Il secondo incontro  

Nel secondo incontro hanno partecipato Irene Soldani della classe II D, che ha suggerito "La Certosa di Parma" di Stendhal, Tommaso Donatoni di V G, che ha proposto "Il giovane Holden" di J. D. Salinger, e Tommaso Vanni della classe IV B, che ha consigliato "Il primo giorno del resto della mia vita" di Jurij Druznikov.

Il terzo incontro 

In questo incontro hanno partecipato Emma Pagotto della classe I A, che ha suggerito "Se questo è un uomo" di Primo Levi, Francesco Fattori di I A, che ha proposto "Il sistema periodico" di Primo Levi, e Federico Begalli della classe IV B, che ha consigliato "Mastro Don Gesualdo" di Giovanni Verga.

Il quarto incontro  

In questo incontro hanno partecipato Benedetta Gottin della classe II D, che ha suggerito "Le notti bianche" di 
Dostoevskij, Anna Menon di I A, che ha proposto "La tregua" di Primo Levi, e Tommaso Casa della classe II A, che ha consigliato "Verde acqua" di Marisa Maldieri.
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Il vento ha scritto la mia storia

di Benyamin Somay

La meridiana, 2017

Trama: Questa è una storia vera. Questa è la storia di Benyamin, ma è anche la storia del popolo curdo, un popolo senza terra. Benyamin ha dovuto abbandonare i suo paese e la sua vita di tutti i giorni perchè rischiava la vita. Questo libro è la storia del suo viaggio fino in Italia. 


Benyamin è stato ospite delle assemblee riunite dell'anno scolastico 2020/2021.
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Il maestro e Margherita

di Michail Bulgakov

BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2003

Trama: Nella Mosca sottoposta al potere di Stalin, tra uomini ipocriti e truffatori, incontriamo Wolland. Wolland è Satana e sconvolge il mondo dell'editoria e del teatro mettendo in scena i suoi imbrogli. Solo il Maestro riesce a resistere al fascino di Wolland per questo Satana decide di aiutarlo a superare le difficoltà che in quel momento il Maestro viveva. Questo è un romanzo complesso che parla di intricate avventure.

Consigliato da Alessia Berardi della classe 1 B (a.s. 2020-2021)
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Il canto di Penelope

di Margaret Atwood

Ponte alle Grazie, 2018

Trama: Questo romanzo, narra una storia molto famosa. Narra la storia di Penelope, la moglie dell'astuto Ulisse. Ci mostra però un punto di vista nuovo, diverso da quello che siamo abituati a sentire. La voce narrante è quella di Penelope stessa che ci racconta la sua storia e ci mostra una parte del suo carattere poco conosciuta da noi.
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Sei di corvi

di Leigh Bardugo

Mondadori, 2019

Trama: Parla di una banda di ladri che ha una missione impossibile da compiere. Unisce 6 punti di vista diversi, trattando vari argomenti come ad esempio la diversità culturale e religiosa. Questo è il primo romanzo di una duologia fantasy.

Consigliato da Elisa Palmese della classe 1 F (a.s. 2020-2021)
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Il codice da Vinci

di Dan Brown

Mondadori, 2003

Trama: L'avventura di Robert Langdon inizia quando in una notte parigina viene ritrovato il cadavere di Jacques Saunière, il curatore del Louvre. Questa è una storia fatta di colpi di scena che non racconta però solo un'indagine su un omicidio,  ma anche un grande, incredibile mistero.
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Per chi suona la campana

di Ernest Hemingway

Mondadori, 1996

Trama: Questo romanzo è ambientato in Spagna, precisamente durante la lotta civile tra franchisti e repubblicani. Questa è la storia di Robert Jordan, della vita che conduce nelle file dell'esercito repubblicano preparandosi per un attentato che ha lo scopo di arginare l'ascesa al potere dei fascisti. Con questo libro l'autore mostra come la guerra sia sempre sbagliata.

Consigliato da Martina Saccà della classe 1 B (a.s. 2020-2021)
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Lupa bianca lupo nero

di Marie-Aude Murail

Giunti editore, 2019

Trama: Questa è la storia di Lazar, un bambino di otto anni, orfano di madre che ascolta gli incontri del padre psicologo con i suoi pazienti. Un libro che tratta di temi forti come la depressione, il bullismo e il razzismo.

Questo libro è il vincitore del premio "Mare di Libri" 2020
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 Niente di nuovo sul fronte occidentale

 di Erich Maria Remarque

  Mondadori, 1929

 Trama: In questo romanzo si narra la terribile, logorante guerra di trincea.   Questa è la storia di Paolo Baumer, un soldato semplice che si è arruolato con   gli amici sotto l'incitazione si un loro professore per combattere nella Prima   Guerra Mondiale. Questa è la storia di come la guerra gli ha tolto la gioia dei   suoi vent'anni.

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Per non annoiarsi durante la quarantena

Ecco qualche consiglio da parte della V B per sfuggire alla noia durante questa quarantena.
Buona lettura! 😉


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 L'ombra del vento

 di Carlos Ruiz Zafon

 Mondadori, 2016

 Trama: Questa è una storia di libri e di avventure legate ad essi. Tutto è iniziato   quando Daniel, il protagonista, viene portato dal padre nel cimitero dei libri   dimenticati e per la prima volta trova un romanzo del misterioso autore Julian   Carax.

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 Il cacciatore di aquiloni

  di Khaled Hosseini

  Edizioni Piemme, 2004

 Trama: Un medico, che vive negli Stati Uniti, si trova a ripercorrere alcuni   momenti della sua tragica infanzia, vissuti durante la guerra civile in   Afghanistan. Guerra, amicizia, riscatto, sono i punti che ci permettono di   comprendere il significato di questo libro.

 Consigliato da Aileen Wiest della classe 1 AL (a.s. 2019-2020)
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La repubblica delle farfalle

di Matteo Corradini

Rizzoli, 2013

Trama: Questo libro ci aiuta a ricordare l'orrore dell'Olocausto. Ci mostra come ognuno di noi abbia un suo modo di lottare per superare le difficoltà e che non bisogna mai arrendersi. Ambientato nel ghetto di Terezin, questo libro ci racconta di un gruppo di ragazzi che non ha mai smesso di sperare.

Per ricordare.

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L'amica geniale

di Elena Ferrante

Edizioni e/o, 2011

Trama: La storia racconta nel primo volume dell' infanzia e adolescenza di due bambine cresciute in un rione di Napoli. Questo libro offre una buona prospettiva della vita a Napoli negli anni Cinquanta con tutte le sue difficoltà e le sue, a volte difficili, usanze.

Consigliato da Alessia Berardi della classe V B.  (a.s. 2019-2020)

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L'oceano quando non ci sei


di Mark Lowery

DeAgostini, 2018

Trama: Questa è la storia commovente di due fratelli, di un viaggio fatto per rivivere i ricordi di una vacanza gioiosa con la famiglia. Questo libro ci parla della forza del legame tra fratelli e ci aiuta a capirlo meglio.

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Non ho mai avuto la mia età


di Antonio Dikele Distefano

Mondadori, 2018

Trama: Questo romanzo ci narra una storia di discriminazioni razziali. Questa è la storia di Zero, un racconto che ci invita a riflettere su una realtà che viene vissuta da molte persone che ci circondano.




Questo libro è il vincitore del premio "Mare di Libri" 2019
Premio Mare di Libri
 Passate edizioni del Premio Mare di Libri
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